Lo abbiamo sentito dire, e detto a nostra volta, in innumerevoli occasioni: nel contesto lavorativo odierno, dove le sfide aziendali sono in continua evoluzione e la competitività è crescente,
il successo di un’organizzazione dipende in maniera decisiva dalla qualità del suo capitale umano. Dove per “capitale umano” non intendiamo solo le competenze tecniche e le caratteristiche proprie delle singole persone, ma anche la loro capacità di “stare” e di lavorare insieme: proprio in questa seconda sfera
le attività di team building possono essere un supporto fondamentale per il buon funzionamento di un team e dell’intera organizzazione.
Ma procediamo con ordine: in questo primo articolo dedicato a questo tema, scopriamo insieme
che cosa si intende per team building, quali possono essere gli obiettivi generali e quali i momenti in cui è bene investire tempo ed energie in questo tipo di attività.
Nelle prossime “puntate”, vedremo invece quali sono i benefici delle attività di team building sia per il singolo gruppo di lavoro sia per l’intera organizzazione aziendale.
Attività di team building: che cosa sono?
Il team building, tradotto letteralmente come “costruzione del gruppo”, rappresenta
un insieme di attività genericamente “ludiche” appositamente progettate per migliorare le dinamiche relazionali, la comunicazione e la collaborazione all’interno di un gruppo (principalmente in ambito lavorativo, ma non solo).
La tipologia di attività di team building può variare ampiamente a seconda degli obiettivi specifici dell’organizzazione e delle caratteristiche del gruppo (o dei gruppi) da coinvolgere.
Possiamo intanto fare alcune prime, generiche, distinzioni:
- Attività di team building indoor vs outdoor: le attività indoor (es.: giochi di gruppo o workshop formativi) favoriscono un approccio più controllato e strategico, mentre le attività outdoor (es.: escursioni o sport di squadra) offrono l’opportunità di sfide “fisiche” e/o un contatto diretto con la natura, che possono stimolare creatività e senso di avventura.
- Attività di team building fisiche vs mentali: alcune attività pongono l’accento sull’aspetto fisico (barca a vela, rafting o simili), mentre altre attivazioni richiedono di mettere in campo capacità di ragionamento, problem solving e creatività attraverso modalità – diciamo così – più “sedentarie”.
- Attività formali vs informali: si può spaziare da eventi più strutturati (in cui le attività “ludiche” possono essere accompagnate da momenti di feedback in plenaria sull’andamento delle attività o da brevi pillole formative collegate alle varie fasi dell’attivazione) a occasioni invece prettamente “ricreative”, il cui obiettivo è principalmente quello di allentare la tensione e favorire modalità di interazione più “genuine”.
Quali sono gli obiettivi generali di un’attività di team building?
Le attività di team building rappresentano un potente strumento per
sviluppare coesione, fiducia e collaborazione all’interno dei gruppi di lavoro, con l’obiettivo ultimo di creare le condizioni per un ambiente di lavoro armonioso, dove ciascun membro si senta ascoltato, riconosciuto e parte attiva di un progetto comune.
Attraverso esperienze mirate, è possibile stimolare dinamiche positive, migliorare la comunicazione, gestire i conflitti in modo costruttivo e valorizzare le diverse competenze presenti nel team: il team building diventa così
un’occasione di crescita condivisa, in cui il gruppo impara a riconoscere i propri punti di forza e a trasformare le sfide in opportunità.
Il risultato? Team più uniti, motivati e orientati al raggiungimento degli obiettivi comuni.
Qual è il momento giusto per proporre un’attività di team building?
Come spesso capita, la risposta è
“dipende”: non esiste un momento unico o prestabilito per organizzare attività di team building, ma
ci sono fasi particolarmente delicate in cui queste iniziative possono generare un impatto significativo sulle singole persone e sui team di cui fanno parte.
Su base regolare
Programmare attività di team building durante l’anno – ad esempio con cadenza annuale o semestrale – contribuisce a mantenere vivo lo spirito di squadra, a rafforzare le relazioni interne e ad alimentare la motivazione dei collaboratori nel tempo.
Durante i momenti di cambiamento
I momenti di transizione organizzativa (come fusioni/acquisizioni, introduzione di nuove tecnologie o avvio di progetti strategici) sono occasioni in cui un’attività di team building può fare concretamente la differenza: in queste situazioni, i team building aiutano a gestire l’incertezza, favoriscono l’adattamento e rafforzano il senso di appartenenza.
In seguito a situazioni di tensione o conflitto
Quando il clima di collaborazione è stato compromesso, la proposta di un’attività di team building può rappresentare un’opportunità preziosa per ricostruire fiducia, promuovere un dialogo aperto e riattivare dinamiche di gruppo positive.
Un approccio su misura per ogni team
Non esiste una formula universale o una soluzione standard per costruire un’attività di team building efficace:
ogni gruppo ha caratteristiche, dinamiche e bisogni unici. Per questo, per essere davvero efficace, la progettazione delle attività deve necessariamente partire dall’ascolto e dalla comprensione profonda del contesto aziendale in cui si inserisce.
È essenziale che le proposte rispecchino la cultura organizzativa e siano in linea con gli obiettivi dell’azienda. Anche le inclinazioni, le attitudini e le modalità relazionali dei singoli gruppi vanno considerate con attenzione, per favorire un’esperienza autentica, coinvolgente e realmente trasformativa.
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