Ci sono giorni in cui ci svegliamo freschi e motivati, in cui tutto riesce bene e la vita sembra sorriderci. Altri giorni invece abbiamo un livello di energia basso, tutto ci sembra difficile e negativo, qualsiasi cosa da fare è fonte di grande fatica e ci sentiamo …. demotivati. Perché?
Ovviamente non ho la pretesa di fornire una risposta esaustiva ma solo di condividere alcune riflessioni e approfondimenti sul tema.
Come funziona la nostra motivazione?
Perché esistono persone, generalmente molto invidiate, sempre piene di energia, progetti e vitalità, mentre altre persone sono perennemente stanche, scontente e prive di energia?
La motivazione dell’essere umano in generale e la motivazione al lavoro in particolare sono state studiate e analizzate per secoli e qualcosa si è pensato di aver capito.
Quali sono i principali elementi che ci demotivano?
Tutti noi possiamo constatare con la semplice esperienza personale che il nostro livello di motivazione è più basso quando siamo immersi nella routine quotidiana, quando non abbiamo un obiettivo da raggiungere.
Infatti, si tende a perdere motivazione quando non abbiamo un progetto che ci guida, che ci aiuti a pensare che il domani sarà migliore dell’oggi e che sia in grado di estrarre e indirizzare le nostre energie.
Siamo più motivati quando decidiamo di cambiare casa, lavoro o quando intravediamo la possibilità di ottenere quello sviluppo di carriera a cui miravamo da anni.
Una cosa che tutti gli studi sulla motivazione ci dicono è che la stasi, la mancanza di obiettivi, l’eccessiva monotonia di quello che facciamo sono i principali indagati tra le fonti di demotivazione.
Questo sembrerebbe semplificare la ricetta per la motivazione: date a tutti molti obiettivi e avrete energia a volontà!
Non è così semplice!
Perché alcuni obiettivi ci motivano davvero e altri no?
Sappiamo che non tutti gli obiettivi stimolano la nostra volontà ed energia, ma solo quelli a cui colleghiamo la soddisfazione dei nostri bisogni e delle nostre attese.
Soltanto quando vediamo un obiettivo come il mezzo per soddisfare i nostri bisogni e le nostre aspettative siamo disponibili a mettere tutta l’energia necessaria per raggiungerlo.
Quando il capo ci assegna un obiettivo e non vediamo nessun collegamento con la soddisfazione di nostri bisogni o delle nostre aspettative siamo poco disponibili a mobilitare la nostra energia, ma se al raggiungimento di quell’obiettivo si collega quel passaggio di livello o quel nuovo lavoro che desideravamo da tempo… la nostra energia fluirà copiosa.
A complicare il quadro si aggiunge il fatto che le attese e i bisogni di ognuno sono diversi e complessi.
Basta pensare come nello stesso ufficio convivono persone con bisogni e aspettative differenti e mutevoli nel tempo.
Quindi la leva della motivazione sembra essere avere obiettivi, piani e progetti a cui lavorare che siano in grado, quando raggiunti, di soddisfare le nostre più vere necessità, bisogni e attese.
I 3 principali ostacoli della nostra motivazione
Facciamo attenzione a questi elementi…
1. Riuscire a darsi continuamente obiettivi o progetti
In questo sono avvantaggiati quelli che riescono a definire da soli i propri obiettivi.
Spesso aspettiamo che siano gli altri a darceli (l’azienda, il capo, i genitori…) per poi accorgerci che non ci stimolano per niente.
2. Avere chiarezza
Avere attese e aspettative ben definite e realistiche da correlare all’obiettivo.
La mancanza di chiarezza tra il capo che assegna un obiettivo con promesse criptiche e il collaboratore che si fa dei film irrealistici spesso è fonte di grossi problemi soprattutto in azienda.
3. La soddisfazione del risultato
Ma l’ostacolo maggiore sorge quando, dopo aver raggiunto l’obiettivo e avere ottenuto quello a cui aspiravamo, il risultato… non ci soddisfa per niente!
Questo purtroppo accade spesso quando non siamo consapevoli di quello che vogliamo realmente e quando ci convinciamo di bisogni e/o aspettative che non sono veramente nostre ma derivano da condizionamenti esterni.
Le nostre attese talvolta sono indotte dalla famiglia, dal sistema sociale, dalla pubblicità, dall’azienda e questo genera non pochi problemi di soddisfazione quando finalmente raggiungiamo l’agognato traguardo.
(Leggi anche l’articolo Se il tuo lavoro non ti soddisfa riprendi in mano i tuoi sogni)
Come gestire gli elementi che ostacolano la nostra motivazione?
La risposta è come sempre semplice nella descrizione ma difficile nella pratica: porsi obiettivi raggiungibili, avviare continuamente progetti sui quali lavorare (con tempi accettabili!) valutando attentamente cosa ci soddisfa veramente e intimamente.
Facile, no?
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